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Endoscopia con videocapsula

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Endoscopia con videocapsula

L’endoscopia tradizionale presenta dei limiti ai quali si sta cercando di rimediare attraverso delle tecniche più innovative al passo con le moderne scoperte, di cui è un esempio l’endoscopia con videocapsula una modalità investigativa adoperata per la diagnosi di disturbi a carico dell’intestino tenue, una sede non completamente raggiungibile con l’endoscopia. La videocapsula non è indicata per esplorare lo stomaco o l’intestino crasso per il loro calibro troppo grande in quanto può garantire un’esplorazione solo parziale, mentre si ha una completa visione delle pareti dell’intestino tenue per esplorare alcune sezioni di difficile access come ad esempio la terza porzione del duodeno e l’intestino tenue fino al confine con il colon. La capsula endoscopica garantisce una grande compliance, attraverso la semplice ingestione di una capsula questo sistema è in grado di percorrere le vie intestinali. Attualmente questo esame trova un’unica applicazioni nei paziente nei quali si sospettano patologie dell’intestino tenue non occlusive, escludendo il morbo di Crohn ed i tumori potenzialmente stenosanti, questo strumento investigativo infatti permette di evidenziare eventuali lesioni intestinali non rivelate dall’endoscopia convenzionale, quindi la capsula completa l’iter diagnostico endoscopico. Più in generale l’endoscopia con videocapsula è una tecnica indicata per esaminare quadri patologici quali: emorragie occulte, malattie infiammatorie, malassorbimento, diarrea cronica, neoplasie, malattia di Crohn con localizzazioni nell’intestino tenue. Altre notizie su http://dctf.uniroma1.it/galenotech/videocps.htm.

Come si esegue l’esame

endoscopia con videocapsula

Questa indagine di endoscopia digestiva non invasiva consiste nell’ingerire una pillola costituita di materiale biocompatibile sigillato in maniera speciale resistente ai succhi gastrici che una volta taggiunto il tratto gastrointestinale si muove attraverso i fisiologici movimenti peristaltici; mentre la videocapsula si muove attraverso il tratto digestivo, il paziente può dedicarsi a tutte le sue attività abituali seguendo delle piccole precauzioni, tra cui evitare campi elettromagnetici. La videocapsula deve essere assunta dopo un  digiuno di almeno 8 ore, dopo circa 2 ore dall’ingestione possono essere assunti liquidi quali succo di frutta, tè, caffè ma non latte né antiacidi in quanto possono oscurare la ripresa, si può consumare cibo a distanza di 4 ore dopo l’ingestione della capsula ma deve essere un semplice spuntino solo dopo 8 ore dall’igestione della capsula può essere ripresa la regolare alimentazione. Circa 8 ore dopo l’ingestione, il paziente deve restituire il registratore in questo modo le immagini possono essere trasferite su un computer per essere visionate, mentre la capsula sarà espulsa naturalmente trattandosi di un dispositivo a perdere.

Redazione

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