Sindrome colon irritabile: disordine intestinale a livello funzionale
La definizione diagnostica della sindrome colon irritabile è alquanto recente risale infatti al 1929, quando il medico Bockus è giunto formulare il quadro clinico che descrive questa forma di disturbo intestinale, riassumendo la sintomatologia attraverso l’identificazione di disturbi persistenti dell’alvo intestinale da non ascrivere ad una lesione interna. Da allora in poi viene identificata con la menzione di sindrome del colon irritabile il disturbo funzionale che interessa l’intestino e che si caratterizza per una serie di sintomi che nel loro complesso determinano la stessa connotazione delle patologia. In caso di IBS la muscolatura intestinale presenta un’alterazione della sua regolare attività determinando delle contrazioni troppo frequenti, in questo caso prevale la diarrea, se invece le contrazioni sono scarse il soggetto può soffrire di stitichezza, mentre se la muscolatura manifesta delle contrazioni prolungate il paziente avverte una sensazione di dolore addominale che si esplica attraverso spasmi e crampi. Per approfondire l’argomento si rimanda alla lettura dell’articolo Sindrome del colon irritabile: il cattivo funzionamento dell’epitelio.