Sindrome del colon irritabile potentilla
Tra i rimedi naturali che possono placare alcuni sintomi tipici della sindrome del colon irritabile si suggerisve la potentilla, sotto la cui definizione vengono classificate due piante: la tormentilla (Pontetilla tormentilla) e la argentina (Potentilla anserina); il termine tormentilla” deriva dal latino “tormentina” che significa crampi intestinali o coliche indicando l’impiego comune per il quale veniva adoperato il rimedio sin dall’antichità, la radice della pianta infatti viene usata da sempre per alleviare questo genere di sintomi. Nello specifico queste piante vengono comunemente impiegate nel trattamento della diarrea questo perché i rizomi della sono particolarmente ricchi in tannini che una volta entrati a contatto con la mucosa intestinale ne diminuiscono la permeabilità, producendo un effetto astringente per cui i pazienti colpiti da diarrea cronica possono beneficiare di questa proprietà offerta dalla pianta. Il rimedio naturale è di facile reperibilità ed è disponibile in commercio in polvere oppure nella forma di estratto secco da utilizzare per la preparazione di un infuso o di un decotto seguendo le indicazioni fornite dall’erborista o riportate sull’etichetta del prodotto per quanto riguarda le modalità d’uso e la corretta posologia.
Altre azioni benefiche della pianta
La pianta possiede anche altre virtù benefiche, in particolare la tormentilla è indicata in caso di infiammazioni orali e delle mucose accessibili, ha infatti proprietà cicatrizzanti ed antibatteriche, la pianta è nota anche come rimedio emostatico utile per fermare emorragie come epistassi e sanguinamento delle emorroidi; per le sue proprietà spasmolitiche la potentilla anserina viene indicata nei casi di dismenorrea; i tannini attivano un’azione di vasocostrizione per cui vanno ad ostacolare la vasodilatazione che causa un aumento di permeabilità vascolare nel corso di fenomeni flogistici per cui l’applicazione topica sulla cute o sulla mucosa danneggiata determina il legame dei tannini con le proteine delle cellule epiteliali. Riassumendo gli effetti benefici proposti da questa pianta se ne deduce quindi che il rimedio è utile per risolvere problemi intestinali e di tipo digestivo, ma anche per placare il mal di denti e per spegnere infiammazioni della cavità orale legate ad infezioni batteriche, inoltre i principi attivi della pianta sono in grado di abbassare i livelli di zucchero nel sangue andando a regolare la glicemia.