Sindrome del colon irritabile dieta e diagnosi
Trattandosi di un disturbo da attribuire ad un’alterazione della motilità intestinale o ad un disturbo della funzione di assorbimento e di secrezione del colon, quando si soffre di sindrome del colon irritabile dieta assume un peso centrale soprattutto nella gestione dei diversi sintomi che caratterizzano il disturbo. Ed infatti la maggioranza dei soggetti colpiti da IBS possono tenere sotto controllo il quadro dei sintomi adottando una dieta corretta, a cui si possono inoltre associare dei comportamenti adeguati volti alla gestione dello stress, da accompagnare anche da una terapia farmacologica specifica. Non sono rari però casi in cui per alcuni soggetti la sindrome del colon irritabile può rivelarsi invalidante tanto da impedire loro una vita sociale regolare. Per giungere alla diagnosi di IBS il medico eseguirà una sigmoidoscopia, o colonscopia, per esaminare l’interno del colon, inserendo attraverso l’ano un tubicino flessibile munito di una videocamera che permette di riportare le immagini del colon su uno schermo. A volte per giungere ad una diagnosi più certa il medico può basarsi anche solo sui sintomi, tenendo in considerazioni l’intensità e la durata della tensione addominale, anche in rapporto alla fase della defecazione, i cambiati relativi alla frequenza della defecazione ed alla consistenza delle feci. Maggiori informazioni su Sindrome da colon irritabile: i diversi sottotipi.
Cura e regime alimentare da seguire
I farmaci che vengono prescritti ai soggetti che soffrono di sindrome del colon irritabile mirano fondamentalmente a dare sollievo ai sintomi. Generalmente il medico può anche consigliare di assumere degli integratori di fibre o dei lassativi per trattare la costipazione, oppure dei farmaci per lenire la fase diarroica, come la loperamide. Molto può fare poi l’alimentazione: facendo attenzione alla dieta, i sintomi della sindrome del colon irritabile possono migliorare. I maggiori ostacoli si hanno nella fase di individuazione degli alimenti che possono peggiorare la situazione, in quanto non sono comuni a tutti i soggetti che soffrono di IBS. Il paziente ha il compito di inserire, e poi eventualmente eliminare, dalla propria tavola a rotazione e gradualmente diversi cibi per attestare se causano delle reazioni. In via generale vanno compresi nella lista degli alimenti a potenziale rischio: il latte ed i suoi derivati, i dolcificanti, la frutta (in particolare pesche, pere e prugne), alcuni tipi di verdura (cavoli, carciofi, spinaci, cipolla, rucola, cetrioli, sedano), le spezie, il caffè, il the, le bibite gasate, l’alcol. Altre notizie su Colon irritabile dieta consigliata per ridurre i fastidi.