Sindrome da colon irritabile: quadro sintomatologico
La sindrome da colon irritabile è un disordine della funzione intestinale che si caratterizza per un intenso dolore che interessa la zona addominale, ma tra i sintomi principali di questo disturbo ci sono anche dei significativi cambiamenti dell’alvo che generalmente provocano periodi di stipsi o/e di diarrea, ma l’IBS si manifesta anche con feci alterate e costanti episodi di meteorismo. Il dolore è il principale sintomo della sindrome dell’intestino irritabile: il soggetto durante i pasti avverte una sensazione di dolore e tensione addominale mentre prova sollievo solo in seguito alla defecazione o all’evacuazione di gas. Anche se non sono ancora noti i fattori principali che scatenano tale patologia è stato evidenziato comunque un collegamento della suddetta sindrome con la sfera psicologica del paziente, una dipendenza che si rivela monitorando l’andamento cronico e recidivo della malattia che alterna fasi di remissione e riacutizzazione, solitamente correlati a periodi di intenso stress, ansia o apprensione. Per altre notizie si consiglia anche l’articolo La sindrome del colon irritabile: eziologia.
Le diverse ipotesi che delineano la patogenesi
Non è possibile individuare con certezza gli elementi patogenetici ai quali attribuire la causa della sindrome dell’intestino irritabile, ed in mancanza di una definitiva patogenesi sono state avanzate, nel corso degli anni, delle valide ipotesi che potrebbero giustificare l’insorgenza della IBS. Alcuni ricercatori hanno avanzato la teoria che il quadro sintomatologico legato a tale disturbo intestinale sia determinato da differenti fattori connessi tra loro; in particolare un ruolo rilevante è svolto dalla predisposizione genetica del soggetto ma anche dall’azione di processi infettivi che interessano il tratto gastrointestinale, di solito causati da pregresse infezioni scatenate da batteri. Secondo altre ipotesi la sindrome potrebbe dipendere dalla presenza di stimoli biologici presenti nel lume intestinale, come batteri, allergeni o anche farmaci. Un fattore decisivo per l’insorgenza di tale patologia potrebbe essere attribuito inoltre all’ipersensibilità viscerale: alterazioni delle fibre C afferenti intestinali o l’intensa attività dei neuroni delle corna posteriori del midollo spinale sarebbero responsabili dell’anomala attività intestinale. Tra le diverse ipotesi va anche menzionata la ricerca che collega l’IBS con un’alterazione del controllo neuroimmunoendocrino. Altre informazioni su Sindrome del colon irritabile sintomi e trattamento alimentare.