Sindrome colon irritabile: diagnosi
In generale si giunge alla diagnosi della sindrome colon irritabile o IBS (Irritable Bowel Sindrome), un disturbo conosciuto comunemente come colite, per esclusione. Si stima che un italiano su tre, soprattutto le donne, viene colpito da tale patologia caratterizzata da un complesso sintomatologico che include: dolore nella zona della fossa iliaca sinistra che si può localizzare in tutto l’addome, a volte il dolore può interessare le spalle o la regione lombare. Alcuni soggetti provano stipsi o diarrea: nell’intestino irritabile si alternano periodi di diarrea, di stipsi e di normalità. Altri sintomi tipici sono rappresentati da meteorismo, senso di gonfiore addominale, borborigmi, nausea; non vanno sottovalutati i disturbi non addominali quali: cefalea, palpitazione, dispnea, disuria, difficoltà di concentrazione e stanchezza. La diagnosi della sindrome del colon irritabile avviene attraverso l’anamnesi che il medico effettua durante una visita accurata anche se si possono prescrivere anche degli esami di laboratorio. Per altre informazioni si consiglia anche la lettura dell’articolo La sindrome del colon irritabile: eziologia.
La terapia da seguire
La sindrome da intestino irritabile è una patologia cronica caratterizzata dall’alternarsi di periodi di riacutizzazione della patologia a momenti asintomatici. Questo disturbo ha decorso che porta al ponzamento cronico che porta alla stipsi, ai diverticoli del colon, in alcuni casi il soggetto può soffrire di emorroidi e ragadi. Ancora oggi non è ben chiara l’eziologia che scatena questo disturbo anche se si pensa che alla sua base ci sia una componente genetica: alcune persone hanno una certa predisposizione ad avere un intestino più sensibile. Secondo una recente scoperta tale patologia sarebbe riconducibile ad un “cervello addominale”: nell’intestino sarebbero presenti dei neuroni, come nel cervello, ma chi soffre di tale malessere accuserebbe un’alterazione dell’interazione tra questi neuroni intestinali ed il cervello stesso. Anche i cambiamenti ormonali, soprattutto nelle donne, svolgerebbero un ruolo decisivo in questa patologia, è ciò si rivela nella settimana che precede le mestruazioni, quando si scatenano cambi ormonali. La terapia da seguire contro la sindrome del colon irritabile mira a contrastare i sintomi più fastidiosi del disturbo: per dare sollievo al dolore generalmente vengono prescritti antispastici tipo anticolinergici (propantelina bromuro, prifinio bromuro, cimetropio bromuro) e miolitici (trimebutina, pinaverio bromuro, luoroglicina, ottilonio bromuro) la cui azione riduce lo spasmo intestinale oppure la sensazione di gonfiore addominale. Altre informazioni su Sintomi del colon irritabile: saperne di più sul disturbo.