• Gastroparesi: come si evidenzia il disturbo

    Pubblicità

    Gastroparesi: come si evidenzia il disturbo

    La condizione cronica di paralisi parziale del distretto muscolare definita gastroparesi si evidenzia con la perdita della motilità del distretto che provoca la prolungata permanenza a livello gastrico, del cibo ingerito con conseguenze dirette sul processo digestivo che risulta rallentato. Questa problematica si evidenzia a causa di un danno a carico del nervo vago, ossia della struttura nervosa che permette di regolare il passaggio del cibo dallo stomaco all’intestino. Dal momento che lo stomaco non si svuota regolarmente ma in maniera abbastanza rallentata si manifestano diversi disagi a livello gastrointestinale per cui il soggetto tende a risentire di episodi ricorsivi di nausea e vomito, in associazione ad un immediato senso di sazietà ed alla perdita di appetito, gonfiore allo stomaco, dolore addominale, bruciore. La sintomatologia è variabile, alcuni pazienti vengono colpiti da manifestazioni severe altri invece lamentano dei disturbi meno acuti, nonostante si tratti di una problematica cronica i sintomi risultano alquanto instabili possono quindi evidenziarsi in momenti differenti della giornata; per risolvere il quadro dei  sintomi della gastroparesi al momento non è disponibile alcun trattamento specifico. Continue reading

    Published by:
  • La formazione di coproliti

    La formazione di coproliti

    La stitichezza cronica come anche il rallentamento della motilità intestinale possono determinare la formazione di coproliti dovuti al ristagno nel lume intestinale delle feci nel caso in cui non vengono espulse regolarmente andando incontro all’accumulo di sali inorganici che ne provocano l’indurimento e la calcificazione. La formazione nel lume intestinale di queste masse fecali calcificate rappresenta spesso la manifestazione diretta di alcune patologie di tipo intestinale, colpendo con maggiore frequenza i soggetti anziani che conducono una vita sedentaria. La formazione di coproliti non causa l’insorgenza di disturbi, spesso la loro presenza determina l’insorgenza di alcune complicazioni che possono provocare il verificarsi di quadri patologici quali: l’occlusione intestinale, l’appendicite e la diverticolite. Se la funzionalità intestinale non viene ripristinata, le dimensioni dei coproliti possono aumentare provocando un’occlusione intestinale che a sua volta può causare eventuali conseguenze; se invece le masse fecali calcificate si accumulano in sede appendicolare possono causare l’infiammazione dell’appendice vermiforme; inoltre i coproliti possono ammassarsi a livello di uno o più diverticoli patologici causando un processo di flogosi oppure un focus infettivo (diverticolite). Continue reading



    Published by:
  • Sindrome di Gardner: sintomi e trattamenti

    Sindrome di Gardner: sintomi e trattamenti

    Nell’elenco delle rare malattie genetiche si identifica nella sindrome di Gardner una rara malattia ereditaria che può manifestarsi a qualunque età, colpendo i soggetti sia nel corso della prima infanzia che dopo la settima decade di età, dal punto di vista delle manifestazioni cliniche più caratteristiche si evidenzia l’associazione di poliposi intestinale, anomalie della dentizione, anomalia nello sviluppo delle ossa craniche. Lo sviluppo di questa triade di sintomi è dovuta ad una mutazione genetica a carico del gene APC (Adenomatous Polyposis Coli), che risulta implicato anche nella poliposi intestinale familiare e nella genesi del quadro patologico del cancro al colon. Questa mlattia autosomica dominante vede nella formazione della poliposi multipla  il principale segno clinico a destare proccupazione in quanto si può andare incontro a degenerazione maligna,: i polipi presenti nell’intestino crasso possono proliferare ed acquisire natura maligna, soprattutto nel corso dell’adolescenza si registrano le possibili trasformazioni dei polipi in carcinoma; il paziente colpito da sindrome di Gardner può anche sviluppare fibromi e lipomi sottocutanei, esostosi ed osteomi delle ossa del cranio e della faccia e cisti epidermiche da inclusione. Continue reading

    Published by:
  • Proprietà olio essenziale di menta: azione sull’apparato digerente

    Proprietà olio essenziale di menta: azione sull’apparato digerente

    Grazie alle sue molteplici proprietà l’olio essenziale di menta viene impiegato in cucina, nell’industria cosmetica e nel campo dell’aromaterapia per sfruttare diverse azioni benefiche a partire da quelle di tipo digestivo. Sin dall’antichità si usa l’olio essenziale di menta come rimedio digestivo capace di esplicare diverse azione di tipo stomachico, carminativo, antispasmodico, colagogo, per questa ragione l’olio essenziale viene usato per risolvere disturbi quali: indigestioni, colite, meteorismo, flatulenza, diarrea, spasmi, dispepsie, parassiti intestinali. L’olio essenziale di menta si ricava dalle foglie e dalle sommità della Mentha piperita attraverso il metodo della distillazione in corrente di vapore che permette di ottenere un’essenza pungente composta da diversi principi attivi tra cui mentolo e mentone che garantiscono proprietà digestive, antibatteriche, antiemetiche, antiparassitarie. Oltre ad avere un’azione benefica nei confronti dell’apparato digerente, l’olio essenziale di menta propone anche un’azione antisettica ed antipiretica utile in caso di influenza, febbre, raffreddore, afte, stomatiti. Questo rimedio naturale possiede anche proprietà battericide efficaci per estirpare alcuni ceppi batterici, responsabili di tifo e tubercolosi, questo olio essenziale contrasta anche le infezioni attivate dallo stafilococco e dal proteus vulgaris, causa di enterocoliti e infezioni delle vie urinarie. Continue reading

    Published by:
  • Ulcera peptica Helicobacter Pylori

    Ulcera peptica Helicobacter Pylori

    Tra le possibili cause che possono provocare l’insorgenza dell’ulcera peptica bisogna segnalare anche la presenza di un batterio come l’Helicobacter Pylori che di solito si comporta da commensale innocuo della mucosa gastrica, ma in determinate situazioni può diventare un patogeno aggredendo le pareti dell’intestino e così determinando un’infiammazione ulcerativa a carico dello stomaco o del duodeno. Questo batterio è etremamente mobile per questo è in grado di sopravvivere sia nel lume gastrico ma anche nello strato mucoso, servendosi poi delle sue potenti adesine è capace di attaccarsi all’epitelio dello stomaco rilasciando le tossine che vanno a danneggiare i tessuti innescando un processo di flogosi. Dal momento che sono stati identificati diversi ceppi di Helicobacter Pylori a loro volta vengono prodotte differenti tossine responsabili di introdurre varie malattie a livello gastroduodenale. In caso di infezione il microrganismo può provocare malattie digestive come la gastrite e l’ulcera peptica, nei casi più severi può sorgere il cancro allo stomaco in tarda età; quando si evidenzia il quadro clinico dell’ulcera peptica il patogeno va a danneggiare il rivestimento di muco che protegge lo stomaco ed il duodeno, i danni del rivestimento consentono agli acidi dello stomaco di arrivare alla parete sottostante. Continue reading

    Published by:
  • Cloruro di magnesio per la sidrome del colon irritabile

    Cloruro di magnesio per la sidrome del colon irritabile

    Per regolare la funzione intestinale si raccomanda l’assunzione del cloruro di magnesio per la sidrome del colon irritabile, questo minerale inoltre agisce a livello muscolare riducendo la contrattura muscolare si determina in questo modo il transito regolare delle feci. Dal momento che la sidrome del colon irritabile è dovuta ad un processo di flogosi a livello intestinale, la mucosa intestinale diventa più permeabile del normale e ciò determina la mancanza di vari minerali in quanto le proteine responsabili del trasporto dei minerali nel sangue risentono di alcuni danni dell’infiammazione dell’intestino e tra le sostanze maggiormente colpite nell’assorbimento bisogna menzionare il magnesio. I danni subiti dalla proteina che trasporta il magnesio determina delle alterazioni nella fase di assorbimento da parte dell’organismo che in questo caso può risentire di deficit di altri minerali come: lo zinco, il rame, il calcio, il silicio. Per sopperire alla mancanza del mgnesio si può seguire una dieta caratterizzata da alimenti ricchi di questo minerale quali: spinaci, datteri, soia, mandorle, nocciole, cacao; il medico può consigliare il consumo anche di alcuni supplementi alimentari come il cloruro di magnesio, questi integratori alimentari sono disponibili in varie formulazioni e tra le più comuni ci sono le pastiglie, le capsule e la composizione cristallizzata. Continue reading

    Published by:
  • Olio essenziale di basilico utile in caso di disordini intestinali

    Olio essenziale di basilico utile in caso di disordini intestinali

    Agendo come un valido riequilibrante della flora intestinale, l’olio essenziale di basilico si dimostra un rimedio utile in caso di disordini intestinali, agendo come un antispasmodico efficace contro gli spasmi gastrici, ma può essere utilizzato anche per risolvere problemi legati all’indigestione ed in caso di aerofagia; si consiglia di assumere poche gocce di olio essenziale di basilico in un cucchiaino di miele. Questo rimedio naturale può essere assunto per via orale per ripristinare le normali condizioni microbiologiche e fisiologiche della flora batterica, offrendo un’azione equilibrante nei confronti della flora batterica per proteggerla da fermentazioni acide o da eventuali infezioni veicolate da funghi, lieviti ed enterobatteri Gram negativi. L’olio essenziale di basilico gode di un potente effetto digestivo, determinando la risoluzione di digestioni difficili,  inoltre riduce il gonfiore a livello addominale e contrasta eventuali spasmi che possono interessare la mucosa intestinale oppure legati ai dolori mestruali. Continue reading

    Published by:
  • Cardamomo colon irritabile

    Cardamomo colon irritabile

    Un infuso a base di cardamomo è un vero toccasana per trattare problemi di digestione e sintomi legati al colon irritabile, si tratta inoltre di rimedio naturale molto utilizzato per curare i denti, le infiammazioni gengivali, ma anche per trattare problemi a carico del sistema urinario, le emorroidi, il mal di stomaco e la dissenteria. In base alle testimonianze fornite dalla medicina tradizionale, in India questa spezia viene da sempre impiegata in caso di tosse e di raffreddore, agisce in modo efficace liberando le vie respiratorie in questo caso si raccomanda di usare l’olio essenziale di cardamomo per fumigazioni, allo stesso tempo se si assume il rimedio come tisana si combatte invece la stanchezza che accompagna gli stati influenzali. La pianta è ricca di vitamina C, potassio, magnesio, manganese, grazie a questo mix di sostanze benefiche è possibile usufruire di diverse virtù a partire dalle proprietà di tipo digestivo, inoltre l’assunzione di cardamomo contrasta la sensazione di vomito e nausea inoltre combatte il meteorismo, invece la sua componente di oli essenziali aiuta la produzione di succhi gastrici stimolando così l’appetito. Continue reading

    Published by:
  • Farmaci infiammazioni intestinali croniche sviluppati dalla proteina PKC λ/ι

    Farmaci infiammazioni intestinali croniche sviluppati dalla proteina PKC λ/ι

    Per migliorare l’approccio terapeutico nei confronti del quadro clinico dei pazienti colpiti da patologie infiammatorie croniche dell’intestino sono in corso diverse ricerche che mirano a sviluppare dei farmaci più efficaci nei confronti delle infiammazioni intestinali croniche. Tra le diverse ricerche particolare interesse ha destato lo studio statunitense condotto dal Sanford Burnham Prebys Medical Discovery Institute, pubblicato su Cell Reports, i ricercatori hanno  scoperto una proteina che agirebber da biomarker per testare la gravità delle infiammazioni intestinali croniche (malattia di Crohn e  colite ulcerosa). In base ai dati raccolti dalla ricerca statunitense è emerso il ruolo difensivo delle cellule di Paneth nei confronti dell’intestino, in quanto hanno la capacità di produrre peptidi antibatterici, per mantenere un livello normale di cellule di Paneth è necessaria la proteina PKC λ/ι, a causa di un abbassamento dei livelli di questa proteina allora si registra un peggioramento della patologia. Per cui in presenza di una carenza di cellule di Paneth l’intestino risulta maggiormente esposto a processi di flogosi che possono favorire la formazione dei tumori. Continue reading

    Published by:
  • Sindrome di Lynch come si evidenzia

    Sindrome di Lynch come si evidenzia

    Il rischio di sviluppare un cancro del colon-retto è strettamente connesso con la sindrome di Lynch, nota anche come Hereditary Non-Polyposis Colorectal Cancer (HNPCC), una condizione patologica con predisposizione genetica che si trasmette come carattere autosomico dominante. Questa sindrome è causata da mutazioni in uno dei geni del Mismatch Repair (MMR): MSH2, MLH1, MSH6 e PMS2, da studi recenti è emersa anche l’implicazione di un nuovo gene si tratta dell’EPCAM, localizzato in prossimità di MSH2 nel cromosoma 2. Si tratta di mutazioni che si evidenziano con differenti tipi di alterazione dal carattere puntiforme oppure caratterizandosi come riarrangiamenti genici, in alcuni casi i pazienti possono presentare alterazioni in entrambi gli alleli di un gene MMR, si tratta di una mutazione che si eredita sia dal padre che dalla madre delineando quella che in ambito medico si definisce Constitutional mismatch repair-deficiency syndrome (CMMR-D), una condizione che provoca la formazione di polipi e cancri intestinali, ma anche neoplasie cerebrali, sarcomi, leucemie e linfomi. Continue reading

    Published by: