Depressione e colon irritabile
Esistono numeri che hanno dell’incredibile: un soggetto affetto da colon irritabile su dieci soffre di depressione e addirittura quattro su dieci soffrono stati di ansia anche gravi! Lo studio in questione è stato effettuato dall’Associazione Italiana Gastroenterologi ed Endoscopisti Digestivi Ospedalieri (AIGO): esso ha preso in esame oltre 500 pazienti affetti da colon irritabile e una gran parte di essi ha mostrato anche palesi segni di depressione. Ciò fa comprendere quanto il colon irritabile possa divenire invalidante all’interno della vita quotidiana, peggiorando di gran lunga se associato a depressione e squilibri psicologici che inevitabilmente tendono a vincolare la normale esistenza della persona, inerme ma soprattutto impotente di fronte ai sintomi che si trova a subire, tutt’ora senza poter avere per le mani un vero rimedio al problema.
Dettagli della depressione da colon irritabile
La ricerca citata, condotta dall’AIGO e relativa alla depressione da colon irritabile, tende ad analizzare la situazione di neo pazienti, quindi aventi appena ricevuto la diagnosi della patologia, ma anche di pazienti in cura già
da tempo: in entrambi i casi possono verificarsi episodi di depressione a breve o lungo termine. Non ha nessuna influenza sullo stato di depressione il fatto di essere o meno in cura da tanto tempo, la qualità della vita in presenza di colon irritabile comunque fatica a migliorare, lasciando campo libero anche a fenomeni devastanti come la depressione, molto acuti soprattutto se il soggetto in questione è debole ed avvilito nei confronti della patologia che lo attanaglia. Ogni paziente infatti valuta individualmente il suo stato di salute, presentando depressione in particolar modo per la consapevolezza che le terapie attualmente disponibili non sono ancora del tutto soddisfacenti, essendo incapaci di ridurre le difficoltà quotidiane date dalla malattia. Non a caso chi manifesta depressione da colon irritabile, afferma che tale sindrome è frustrante perchè li obbliga a modificare anche di netto abitudini di vita ormai radicate sia lavorative che affettive.