Gastroparesi: come si evidenzia il disturbo
La condizione cronica di paralisi parziale del distretto muscolare definita gastroparesi si evidenzia con la perdita della motilità del distretto che provoca la prolungata permanenza a livello gastrico, del cibo ingerito con conseguenze dirette sul processo digestivo che risulta rallentato. Questa problematica si evidenzia a causa di un danno a carico del nervo vago, ossia della struttura nervosa che permette di regolare il passaggio del cibo dallo stomaco all’intestino. Dal momento che lo stomaco non si svuota regolarmente ma in maniera abbastanza rallentata si manifestano diversi disagi a livello gastrointestinale per cui il soggetto tende a risentire di episodi ricorsivi di nausea e vomito, in associazione ad un immediato senso di sazietà ed alla perdita di appetito, gonfiore allo stomaco, dolore addominale, bruciore. La sintomatologia è variabile, alcuni pazienti vengono colpiti da manifestazioni severe altri invece lamentano dei disturbi meno acuti, nonostante si tratti di una problematica cronica i sintomi risultano alquanto instabili possono quindi evidenziarsi in momenti differenti della giornata; per risolvere il quadro dei sintomi della gastroparesi al momento non è disponibile alcun trattamento specifico.
Come identificare la problematica
Tra i fattori eziologici che possono determinare questa forma di svuotamento gastrico ritardato si menziona un danno al nervo vago che determina la contrazione della parete muscolare dello stomaco, tra le funzioni di questa struttura vi è infatti quello di regolare i movimenti compiuti dallo stomaco e dall’intestino durante la fase della digestione, inoltre la struttura consente di stimolare la produzione di acido gastrico. In alcuni casi la gastroparesi non dipende dalla presenza di una possibile alterazione a livello nervoso, per cui si parla di gastroparesi idiopatica. Per formulare la corretta diagnosi della gastroparesi si parte da un esame obiettivo accurato in associazione all’anamnesi storica del paziente, sono poi necessari degli esami specifici a partire dalle analisi del sangue, da correlare con altre indagini come ad esempio la radiografia dell’apparato digerente, la scintigrafia gastrointestinale oppure l’endoscopia dell’apparato digerente; in alcuni casi il medico sottopone il paziente al wireless capsule test che consiste nell’ingestione di uno strumento elettronico da parte del paziente da esaminare, questo apparecchio permette di registrare la velocità con cui transita il cibo all’interno dell’apparato digerente.