Colon irritabile scopolamina
Il ricorso ai farmaci risulta una via terapeutica importante per la cura della sindrome del colon irritabile e tra i diversi presidi medici utili per dare sollievo alla sintomatologia il medico prescrive anche la scopolamina indicata per alleviare i disturbi gastrointestinali di tipo addominale ossia gli spasmi che coinvolgono la muscolatura liscia. Questo farmaco si ricava da alcune piante che fanno parte della famiglia delle Solanaceae o delle specie del genere Datura. Oltre ad essere indicata nel trattamento della sintomatologia dolorosa a livello addominale associata al quadro clinico della sindrome del colon irritabile, la scopolamina apporta dei benefici anche in caso di disturbi che interessano l’apparato genito-urinario. Nel trattamento contro i sintomi del colon irritabile di solito si suggerisce di associare all’assunzione della scopolamina il paracetamolo, in particolare nel caso in cui il soggetto risente di dolore parossistico costituisce quindi un valido trattamento per contrastare il dolore associato ai spasmi. Nello specifico la scopolamina inibisce i recettori colinergici ostacolando l’interazione tra acetilcolina ed i recettori muscarinici. Per altre notizie si rimanda alla lettura dell’articolo Sindrome del colon irritabile farmaci: alcuni presidi medici.
Posologia ed effetti collaterali
In caso di colon irritabile la scopolamina rallenta la motilità intestinale bloccando gli spasmi, ma è un valido ausilio anche in caso di alterazioni dell’alvo agendo come un antidiarroico, questo farmaco inoltre contrasta la chinetosi, arrestando sintomi fastidiosi quali: vertigini, nausea, vomito. La corretta posologia prevede di assumere questo principio attivo 4 volte al giorno per uso orale, in alternativa si può somministrare il farmaco anche per via endovenosa prestando attenzione alle dosi indicate sul foglietto illustrativo. Si raccomanda di attenersi alla corretta posologia in quanto la scopolamina può presentare effetti collaterali evidenti essendo una sostanza tossica, se si eccede infatti con le dosi si può andare incontro a depressione, stanchezza, sonnolenza, allucinazione, paralisi, perdita di coscienza, diarrea, eccitazione, agitazione e coma se ne sconsiglia l’uso in caso di terapie farmacologiche basate sull’assunzione di loperamide in quanto si potrebbe evidenziare un’interazione farmacologica con la scopolamina: i due farmaci insieme risentono un’azione potenziata nei confronti dell’inibizione della motilità intestinale. Maggiori informazioni su Sindrome del colon irritabile Imodium: indicazioni.