Colon irritabile psicoterapia cognitivo comportamentale

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Colon irritabile psicoterapia cognitivo comportamentale

Negli ultimi anni come trattamento utile per combattere la sintomatologia connessa con il quadro clinico del colon irritabile si ricorre alla psicoterapia cognitivo comportamentale che propone delle specifiche tecniche di desensibilizzazione delle manifestazioni tipiche della sindrome del colon irritabile. Questa forma di psicoterapia sviluppata da A.T. Beck viene attualmente adottata nella pratica clinica nel trattamento diversi disturbi psicologici quali: alcune forme di stress post-traumatico, la depressione, l’ansia, gli attacchi di panico, il disturbo ossessivo-compulsivo, le fobie, l’anoressia, la bulimia, l’obesità psicogena, la dipendenza da alcol, la dipendenza da droghe, le disfunzioni sessuali, alcuni disturbi di personalità, la schizofrenia. L’approccio della psicoterapia cognitivo comportamentale si articola secondo una struttura ben definita sotto la guida delle indicazioni fornite dal terapeuta che collabora in stretto contatto con il paziente con lo scopo di risolvere i problemi che molestano il soggetto nel giro di pochi mesi.

Come viene spiegata la sintomatologia dalla psicoterapia cognitivo comportamentale

colon irritabile psicoterapia cognitivo comportamentale

colon irritabile psicoterapia cognitivo comportamentale

Il primo passo da compiere è quello di spostare l’attenzione su come risolvere la problematica invece di concentrarsi sullo stesso disturbo, inoltre per ridurre le manifestazioni tipiche del colon irritabile è necessario vivere normalmente il disturbo grazie all’esposizione all’evento temuto. Quando la sfera emotiva assume un peso centrale nell’insorgenza della sindrome è utile impostare come approccio terapeutico il modello cognitivo-comportamentale, in base al quale i sintomi legati all’IBS sono correlati dalla compresenza di fattori fisiologici,  psicologici  e sociali. In particolare sono maggiormente esposti allo sviluppo della IBS i soggetti inclini al cosiddetto “Self-silencing scheme” con cui si fa riferimento ad uno schema di comportamento caratterizzato dalla tendenza ad autozittirsi, oppure di assecondare le esigenze degli altri per risponder in pieno alle loro aspettative mettendo in atto una negazione della propria persona in riferimento ai propri pensieri e bisogni. Inoltre in base al modello cognitivo-comportamentale gli episodi di IBS risultano provocati da un’attenzione selettiva sulle sensazioni corporee a cui si associa un’interpretazione pessimistica delle proprie sensazioni, questo provoca una grande ansia che aumenta i sintomi intestinali.