Colite microscopica linfocitica e collagenosica
Nella classificazione delle malattie infiammatorie croniche che interessano l’intestino e sono accomunate da una sintomatologia molto simile bisogna menzionare la colite microscopica linfocitica e collagenosica, entrambe queste problematiche evidenziano tra le loro principali manifestazioni: diarrea acquosa, quadro coloscopico non alterato, anomale condizioni a livello istopatologico. Le due forme patologiche che coinvolgono il colon sono classificabili nella lista delle coliti infiammatorie in quanto sono accomunate da un processo infiammatorio, la principale differenza consiste però nella formazione di collagene sub-epiteliale nella forma collagenosica mentre nella colite linfocitica si verifica un aumento dei linfociti intra-epiteliali. Il processo di tipo infiammatorio è dovuto alla presenza sul tessuto del colon di Linfociti T che si ritrovano sull’epitelio e sulla lamina della mucosa colica: questo fattore ha portato ad ipotizzare che la colite microscopica sia una risposta immunitaria dell’organismo alla presenza di qualche corpo estraneo che è riuscito a raggiungere la zona del lume colico; inoltre tra i fattori eziologici ritenuti responsabili dell’insorgenza della colite microscopica viene indicata anche la componente genetica. Nonostante le varie ipotesi, tutte attendibili, ancora non è stata scoperta la precisa eziologia della colite microscopica, per questo si ritiene che differenti condizioni possono determinare questo problema, senza escludere poi l’assunzione di alcune tipologie di farmaci inibitori di pompa protonica come l’aspirina, la ticlopidina, gli antiinfiammatori non steroidei, la sertralina. Altre notizie su Colite ischemica da stress e aspecifica: sintomatologia.
Come giungere alla diagnosi
Per arrivare alla giusta diagnosi della colite microscopica gli esami di laboratorio non sono di grande utilità perché sono alquanto limitativi, per questo viene indicato invece un test strumentale: la pancolonscopia, un esame endoscopico dell’intestino, i cui risultati possono essere poi avvalorati dalla biopsia con prelievi di tessuto che coinvolgono il tratto dell’intestino cieco, di quello ascendente, della porzione trasversa ed anche della parte del sigma -retto. Attraverso le analisi su questi tessuti dell’intestino sottoposti a biopsia è possibile valutare eventuali danni a livello epiteliale che causano la raccolta di linfociti intraepiteliali oppure un incremento di collagene nella zona sub- epiteliale, scoperta la presenza di queste manifestazioni sintomatologiche è possibile diagnosticare il disturbo. Per approfondimenti si rinvia a Colite acuta cosa mangiare per attenuare i sintomi.