Alimenti colon irritabile
Dopo aver accertato l’effetto irritante di alcuni gruppi di alimenti sul colon irritabile è opportuno adottare delle strategie dietetiche con le quali risolvere la sintomatologia che caratterizza l’IBS. L’approccio da adottare in questo caso è quello di procedere gradualmente e lavorando insieme ad un nutrizionista per individuare quella serie di cibi che scatenano gonfiore, crampi, aerofagia, diarrea, costipazione. Il paziente che soffre di intestino irritabile oltre a seguire dei consigli generali dovrà personalmente osservare le concrete reazioni a livello gastrointestinale dopo aver mangiato, identificando così quegli alimenti che innescano la sintomatologia. Una dieta sana, equilibrata e varia, adatta a chi soffre di IBS deve prevedere un giusto apporto giornaliero di fibre solubili, in quanto stimolano principalmente la crescita di flora intestinale protettiva, ma allo stesso tempo hanno l’obiettivo di favorire una regolare attività. Per rafforzare la flora intestinale e le stessa autodifese dell’intestino si consiglia di solito ai pazienti colpiti da IBS di assumere ogni giorno un adeguato quantitativo di probiotici e prebiotici. Per approfondimenti si rimanda a Colon irritabile cibi da evitare per una dieta curativa.
Il ruolo dei prebiotici
Una strategia dietetica consigliata per combattere i disturbi gastrointestinali associati alla sindrome del colon irritabile consiste infatti nell’assunzione di probiotici, principalmente lattobacilli e bifidobatteri, la cui azione è rivolta verso alcune manifestazioni tipiche dell’IBS: i probiotici limitano la produzione di gas, attenuano il gonfiore, danno sollievo al dolore addominale. Chi soffre di sindrome del colon irritabile può trarre benefici anche dai prebiotici, delle sostanze di origine alimentare non digeribili che favoriscono la crescita dei batteri cosiddetti buoni dell’intestino, il cui compito è quello di provvedere alla stessa salute dell’intestino. L’azione combinata di prebiotici e probiotici favorisce dunque una valida alleanza per trattare i disagi legati al quadro clinico del soggetto affetto da IBS, in particolare un regolare apporto di fermenti lattici probiotici e di prebiotici ripristina la flora intestinale, comunque è opportuno non eccedere nella dose giornaliera per non incorrere in eventuali effetti collaterali che prevedono anche l’aggravarsi della sintomatologia. Tra i prebiotici consigliati per l’IBS si suggeriscono i fruttoligosaccardi presenti in alimenti quali: carciofi, carote, asparagi, cicoria, grano, orzo, segale, avena, miele, zucchero di canna, aglio, cipolla, porri. Maggiori informazioni su Sindrome colon irritabile dieta ed abitudini.